TERMINE:> Precedere

 

 

AUTORE:> Arthur Pap

OPERA:> Introduction to Philosopy of Science, New York, 1962; trad. it. Il Mulino, Bologna, 1967.

FONTE:> direttamente dal testo della trad. it. (p. 142)


 

CITAZIONE:>

"Ma non tutte le asserzioni comunemente accettate come verità necessarie sono analitiche in senso stretto. Per es. "nessun evento precede se stesso". Che questa non sia una verità di logica è evidente dal fatto che il verbo "precedere" non appartiene al vocabolario della logica - descrive qualcosa che si trova nel mondo, una relazione temporale- e cionondimeno compare essenzialmente nell'asserzione, cioè non si può sostituire, a "precedere", nell'asserzione universale "per qualsiasi evento x, x non precede x", una qualsiasi altra espressione grammaticalmente ammissibile, senza cambiare con ciò il valore di verità dell'asserzione. ( … ) Tuttavia essa potrebbe benissimo essere analitica in senso stretto. Sarebbe analitica in senso stretto se fosse possibile analizzare la familiare relazione di precedenza temporale in modo tale che l'asserzione potrebbe esser tradotta in un'asserzione logicamente vera: un po' nella maniera in cui "tutti gli zii hanno fratelli" si può rivelare analitica con la definizione "uno zio è un maschio umano che ha un fratello consanguineo. Ma la precedenza sembra essere un semplice rapporto che non ammette ulteriori analisi. E se è così, si ha allora un'asserzione sintetica che è necessariamente vera (a priori)".

 

In sintesi: